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Il veterinario SIVAE

  • Amaranta Aulenti
  • 12 ago 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Fonte http://www.brunomaselli.it/

Quando si decide di portare un coniglio in famiglia, ancor prima del suo arrivo è basilare trovare un veterinario capace di curare questo tipo di animali nella propria zona di residenza.

Non capita di rado che si pensi al veterinario dopo, scoprendo così che è a chilometri di distanza, e in questo modo scoprire di avere difficoltà logistiche importanti per recarsi in studio nel momento del bisogno.

Situazione che spesso si traduce in mancate visite veterinarie e cure in caso di patologie.

Bisogna partire da un presupposto: i veterinari per cani e gatti nella totalità dei casi non sono in grado di curare i conigli.

Nel corso di veterinaria nelle università italiane viene studiato il coniglio di allevamento, con le sue patologie che si estendono sulla breve vita di sei mesi, il tempo medio che intercorre tra nascita e macellazione. Va da se che tutte le patologie di un coniglio anziano (che nelle case può raggiungere anche gli undici o dodici anni di età) non sono prese, in linea generale, in considerazione.

La questione è riassumibile con un esempio: è come se noi portassimo un bambino dal geriatra, o una persona con problemi epatici dal cardiologo.

I veterinari esperti in esotici seguono dei corsi di formazione post-laurea presso la Società Italiana Veterinari per Animali Esotici ( SIVAE), corsi che non sono obbligatori e che lo specialista segue a sua discrezione previa iscrizione alla Società.

La presenza del veterinario nella lista online degli associati, aggiornata ogni anno, può offrire una piccola garanzia di competenza del professionista a cui ci si rivolge. Garanzia che però non si può considerare totale in quanto a questa lista si possono iscrivere anche i neolaureati o gli studenti laureandi in veterinaria, quindi con totale assenza di esperienza sul campo.

Un buon metodo è chiedere consiglio online, sui gruppi Facebook dedicati a questi animali, oppure porre in sede della prima visita una serie di domande a trabocchetto al veterinario. Domande che possono essere benissimo fatte anche prima dell'arrivo del pet in casa.

Vediamo insieme quali di queste domande porre, con relativa corretta risposta. In modo da poter valutare noi stessi la competenza dello specialista.

  • Cosa mangia un coniglio? La risposta corretta è fieno, sempre disponibile nelle ventiquattr'ore, verdura, poca frutta e pochissimo pellet di buonissime marche. Assolutamente no a mangimi spazzatura composti da semi, miele, biscotti, pane. Se vi nomina le miscele di semi o il pane scappate.

  • Il coniglio ha bisogno di vaccinazioni? Sì, il coniglio ha bisogno di vaccinazioni, in particolare due: Mixomatosi e Malattia Emorragica Virale (MEV). Se vi dice di no scappate.

  • Il coniglio va sterilizzato? La risposta corretta è sì, il coniglio va sterilizzato sia per contenere ed eliminare lo stress ormonale sia per la prevenzione dei tumori a carico dell'apparato genitale. Sia i maschi, sia le femmine. Se vi dice che non è necessario scappate.

  • Il mio coniglio non mangia, è normale? Un veterinario esperto in esotici vi risponderà che non va assolutamente bene, e che nel caso si verificasse un evenienza del genere, bisogna immediatamente correre in clinica.

  • Posso dare il latte di mucca al mio cucciolo di coniglio? Assolutamente no, il latte adatto ai conigli è quello di capra o quello per gattini marca KHR. Quello vaccino non va bene perché questi animali non sono in grado di digerire il lattosio. E in ogni caso va dato solamente dietro prescrizione veterinaria, e se il cucciolo ne ha effettivamente bisogno.

  • Come agisce in caso di blocco intestinale? La risposta corretta comprende una visita generale, con lastra per vedere la situazione dell'apparato gastro-intestinale. Solo dopo una lastra si può stabilire e prescrivere una terapia corretta che, a seconda dei casi, può comprendere anche un intervento chirurgico per rimuovere il corpo estraneo.

Oltre a queste domande, importantissima la disponibilità del veterinario a spiegare le cose, non deve essere mal disposto se non vi è chiaro un passaggio.

Deve saper maneggiare il coniglio, quindi non deve assolutamente prenderlo per le orecchie, che sono ricche di terminazioni nervose e causano molto dolore. Deve saperlo contenere nel modo più sicuro per l'animale in sede di visita in modo che non scalci, correndo il rischio di lesionarsi la spina dorsale.

Ma soprattutto deve ispirarvi la totale fiducia, perché se capita un'emergenza non potete permettervi di pensare se è adatto o meno. I dubbi sono leciti, se la terapia non ha effetto, ma non in sede di diagnosi, almeno che non sia totalmente sbagliata.

Potete trovare una lista di riferimento sul sito “La voce dei conigli”.

Vi do appuntamento alla prossima settimana!

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