VOCABOLARIO D’ITALIANO: RESIDUATO BELLICO
- Leonida Baggins
- 15 lug 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Non serve, in un articolo sul parlato italiano, andare a spulciare il fiorentino di Dante per trovare parole dimenticate; è sufficiente, invece, aprire un qualsiasi vocabolario per accorgersi della sua vetustà.
Infatti tra il finire del secolo scorso e l’inizio del nuovo (1995/2001) si sono gettate le basi per quella rivoluzione sociale che va sotto il nome di online social life, ovvero vita sociale su rete globale.
L’avvento di Internet ha portato ad una rapida recrudescenza del fenomeno globale, portando ad unire centinaia di persone in tutto il mondo
Se questo è sicuramente una cosa positiva, alla luce di un’ottica meno diottrica, meno cieca e abbagliata, possiamo accorgerci che mentre fissiamo i bengala sparati nel cielo, qualcuno ci sta abilmente borseggiando.
E questo cosa c’entra? Niente, ma un niente davvero pericoloso.
Perché dietro al niente, si cela una prospettiva di decadenza culturale, il cui abisso farebbe tremare i polsi ai migliori linguisti.
E cos’è questo niente: esterofilia, cioè la smania di volere usare parole straniere, anche quando non sia necessario.
E questo ci porta al nostro articolo.
Le parole in questione sono: autoscatto e selfie.
Erano gli anni ottanta e ci facevamo autoscatti, ma senza che questo fosse popolare.
Erano gli anni novanta e ci facevamo autoscatti, ma senza che questo fosse popolare.
Sono gli anni duemila e ci facciamo selfie, e questo assume un livello di popolarità estrema.
Chi non si spara selfie a raffica? Tutti.
Cosa cambia allora fra autoscatto e selfie?
Semplice: la fonte che lo ha generato.
L’autoscatto è una parola popolare, nel senso che viene dal popolo e che rimane nel popolo.
La parola selfie, invece, è una parola “popolare”, nel senso che viene dalla cultura pop, preparata dalla classe elitaria per irretire la massa.
Oggi, se noi parlassimo ai giovani di autoscatto, ci guarderebbero come se noi fossimo gli alieni, mentre dicendo selfie, ecco che prontamente estraggono dalla “fondina” il cellulare per farsi foto.
Grazie a Internet riusciamo ad avere accesso alla vita privata dei nostri attori e cantanti, ed è attraverso questo canale che il termine selfie è dilagato.
E quindi pur rimanendo il gesto di farsi una foto senza che vi sia un fotografo, autoscatto non ha trovato alcuna attuazione pratica, mentre selfie, essendo l’espressione dello star system, è diventato di dominio comune, soppiantando il vecchio termine.
Quindi ci sono tante parole che non sono più utilizzate nel linguaggio comune, ma che restano nel vocabolario.
La vera desuetudine di autoscatto è di non essere interessante. Pardon, di non essere cool.
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